Sony nell’occhio del ciclone per il furto di dati personali di 2,2 milioni utenti del Playstation Network, che l’azienda giapponese ha disattivato da ormai più di una settimana. Il problema si allarga a macchia d’olio, dopo la scoperta che non solo i dati personali, ma anche i dati delle carte di credito, sarebbero in vendita sul mercato nero dei siti pirata.
C’è anche la conferma di un utente americano, Rory Spreckley,che si è visto addebitare la somma di 2.000 dollari sull’estratto conto della sua carta di credito relativamente ad un acquisto da lui mai effettuato.
Le preoccupazioni di una condanna per Sony ad un maxi-risarcimento agli utenti (secondo alcuni quantificabile in un miliardo e mezzo di dollari) ha causato un crollo dei titoli Sony alla borsa di Tokio. Quindi per Sony oltre al danno di immagine e la possibilità di ricevere una class action per miliardi di dollari, si aggiungono anche le perdite in borsa.
Periodo non eccezionale per Sony, che dopo il flop di PSPGo, non ha ricevuto pareri favorevoli della critica alla presentazione dei due nuovi tablet android.
Anche in Italia, diverse associazioni di consumatori si sono rivolti al Garante della Privacy affinché venga aperta un’istruttoria sul furto di dati. Nel nostro paese sono un milione e mezzo i giocatori iscritti al sistema realizzato dalla Sony.
Come ne uscirà da tutto questo l’azienda giapponese?